Fisiologicamente, in un adulto sano ed a riposo, la frequenza respiratoria media si registra in un range tra i 16 e i 20 respiri al minuto.
Sei anche ciò che respiri.
Secondo l’OMS, tutti hanno il diritto inalienabile di respirare aria salubre senza doversi preoccupare di incorrere in malattie dovute all’inquinamento, sia indoor che outdoor.
Il benessere della persona passa anche attraverso l’aria che respira, e se questa non è totalmente salubre può causare rischi e problematiche serie a volte irreversibili. A differenza di quanto si possa pensare, questo vale soprattutto per gli ambienti al chiuso; è scientificamente provato che l’aria che respiriamo negli ambienti indoor è notevolmente più inquinata e dannosa dell’aria presente in una strada mediamente trafficata.
Ma perché tutto questo? La problematica non riguarda soltanto la concentrazione di agenti inquinanti, ma è anche legata al tempo di esposizione ad essi. Una persona, in media, trascorre circa il 90% del proprio tempo in un ambiente chiuso: ufficio, macchina, supermercato, casa. Questo significa essere esposti in maniera continuativa a sostanze dannose, che possono nuocere alla propria salute.
Sempre secondo l’OMS, è stimato che almeno il 30% degli edifici soffra della cosiddetta “Sindrome dell’edificio malato”. Ciò significa che all’interno degli edifici circa il 20% di chi vive o lavora, convive con problematiche salutari più o meno gravi.
I fattori che concorrono a rendere un edificio “malato” sono vari, ma è stato dimostrato che uno tra quelli più incisivi è sicuramente la qualità dell’aria.
In Italia, si stima che ci siano 1,2 milioni di edifici adibiti a fini commerciali che presentano i segni di una struttura malata. Infatti, in questi luoghi, dipendenti e titolari presentano sintomi come:
- Irritazione alle vie respiratorie
- Fastidio agli occhi
- Emicrania
- Asma
- Allergie
- Sonnolenza
- Calo della produttività
Tutte queste condizioni mediche sono riconducibili ad un ambiente di lavoro insalubre, dove l’aria è contaminata da agenti inquinanti esterni ed interni e provoca disagi ed evidenti cali della concentrazione e, di conseguenza, della produttività.
Ma quindi quali misure si potrebbero attuare per curare un “edificio malato” o per prevenire che si ammali?
Riguardo l’inquinamento dell’aria all’interno di una struttura è importante:
- Installare un sistema di ventilazione a norma, correttamente dimensionato che possa fornire le corrette quantità di aria in tutti gli ambienti.
- Progettare un sistema di diffusori d’aria per un’equilibrata distribuzione dell’aria senza flussi disomogenei e senza gradi di temperatura differenti nei vari ambienti.
- Utilizzare filtri a norma, che garantiscano aria pulita e filtrata dalle polveri, dallo smog e dai pollini.
- Installare controsoffitti polifunzionali, per integrare al meglio i sistemi di filtraggio, ventilazione e diffusione
- Fare manutenzione periodica sostituendo i filtri e controllando i diffusori. Il benessere e il rendimento di un’azienda, di una casa o di un’attività commerciale passa anche dall’aria che respiriamo, per questo motivo è sempre importante non lasciare nulla al caso e muoversi per tempo.
Il benessere e il rendimento di un’azienda, di una casa o di un’attività commerciale passa anche dall’aria che respiriamo, per questo motivo è sempre importante non lasciare nulla al caso e muoversi per tempo.
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