Normative

Normativa ISO 16890

La nuova norma ISO 16890 per classificare i filtri aria impiegati nei sistemi di ventilazione.

Siamo ormai abituati a sentir parlare periodicamente emergenza inquinamento dell’aria. Infatti il 92% della popolazione mondiale, secondo l’OMS, vive in luoghi in cui i livelli di qualità dell’aria non rispettano i limiti stabiliti.

Sempre secondo l’OMS le polveri sottili sono responsabili di circa 2 milioni di decessi nel mondo all’anno.

Image link
Image link

La granulometria delle polveri sottili è stata suddivisa in categorie identificate con la sigla PM (Particulate Matter  o Materia Particolata, cioè in piccole particelle). Abbiamo sicuramente già sentito parlare delle categorie PM10, PM2,5 e PM1. Ognuna rappresenta un range di dimensione di inquinante:

  • PM10 – particolato formato da particelle inferiori a 10 µm e fino a 0,3 µm
  • PM2,5 – particolato fine con diametro inferiore a 2,5 µm µm e fino a 0,3 µm
  • PM1 – particolato con diametro inferiore a 1 µm µm e fino a 0,3 µm

Vale la pena ricordare che un micròmetro (o mìcron), indicato con il simbolo µm, è pari a 10–6 m (un milionesimo di metro, cioè un millesimo di millimetro).

La granulometria delle polveri sottili è stata suddivisa in categorie identificate con la sigla PM (Particulate Matter  o Materia Particolata, cioè in piccole particelle). Abbiamo sicuramente già sentito parlare delle categorie PM10, PM2,5 e PM1. Ognuna rappresenta un range di dimensione di inquinante:

•  PM10 – particolato formato da particelle inferiori a 10 µm e fino a 0,3 µm

•  PM2,5 – particolato fine con diametro inferiore a 2,5 µm µm e fino a 0,3 µm

•  PM1,  – particolato con diametro inferiore a 1 µm µm e fino a 0,3 µm

Vale la pena ricordare che un micròmetro (o mìcron), indicato con il simbolo µm, è pari a 10–6 m (un milionesimo di metro, cioè un millesimo di millimetro).

Image link

I termini “polveri sottili”, “PM10” e “PM2,5” sono ormai entrati nel gergo comune ed è possibile accedere a siti informativi per comprenderne al meglio il significato e per essere al corrente dei livelli di concentrazione nei luoghi in cui viviamo. È quindi logico che, a fronte di questa diffusione e condivisione di informazioni, anche la normativa si adegui per permettere la valutazione delle prestazioni di filtrazione delle polveri sottili da parte di un filtro.

La nova norma internazionale ISO 16890, sulla classificazione dei filtri, fa proprio questo: mette in correlazione le polveri PM con la prestazione dei filtri.

La norma individua 4 categorie di efficienza:

Image link
Image link

Alla sigla ePMx viene poi abbinata percentuale che indica l’efficienza del filtro per una determinata categoria. Ad esempio “ePM10 50%” indica che il filtro può trattenere il 50% in massa del particolato PM10 immesso nel filtro. Per i filtri che non trattengono il 50% del PM10 viene indicata l’efficienza “coarse” che corrisponde con l’arrestanza iniziale del filtro.

Gardair, nella sua gamma per la pre-filtrazione, può contare su filtri con classificazione ISO COARSE e ISO ePM10 nella versione ondulata e piana. Riportiamo qui di seguito una tabella comparativa tra i filtri testati secondo la ISO 16890 e la vecchia EN 779:

Alla sigla ePMx viene poi abbinata percentuale che indica l’efficienza del filtro per una determinata categoria. Ad esempio “ePM10 50%” indica che il filtro può trattenere il 50% in massa del particolato PM10 immesso nel filtro. Per i filtri che non trattengono il 50% del PM10 viene indicata l’efficienza “coarse” che corrisponde con l’arrestanza iniziale del filtro.

Gardair, nella sua gamma per la pre-filtrazione, può contare su filtri con classificazione ISO COARSE e ISO ePM10 nella versione ondulata e piana. Riportiamo qui di seguito una tabella comparativa tra i filtri testati secondo la ISO 16890 e la vecchia EN 779:

Image link

Per una consulenza

Per richiedere informazioni o un preventivo

Vai alla chat
1
Hai bisogno di aiuto? 💬
Ciao 👋🏻
Come possiamo aiutarti?